Chi Siamo
Movimento Diritti dei Pedoni è un’Associazione di Promozione Sociale, nata nel 2023 da un gruppo di persone che sognano e vogliono costruire una mobilità più giusta e inclusiva.
Vision
Immaginiamo una società in cui:
Obiettivi
Accrescere visibilità e rilevanza sociale della mobilità pedonale, potenziare la coscienza civica sul diritto allo spazio pubblico
Fare rete ed agire attivamente per promuovere il diritto alla mobilità attiva sicura e accessibile
Divulgare dati, report ed evidenze su sicurezza stradale, mobilità attiva e uso degli spazi pubblici
Favorire la narrazione non discriminatoria e motonormativa della mobilità e della sicurezza stradale
Collaborare con Associazioni, Istituzioni, Organizzazioni civiche e accademiche locali, nazionali e internazionali
Dopo la mobilitazione di Marzo in 40 città in Italia, continuiamo a chiedere di fermare la revisione del #CodiceDellaStrage proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che è in discussione in Parlamento.
Una riforma inefficace e dannosa, che punta ad inasprire qualche pena da un lato per poi impoverire pesantemente gli strumenti di sicurezza e prevenzione.
QUESTA PROPOSTA DI LEGGE NON DEVE ESSERE APPROVATA.
Le criticità più gravi:
VELOCITA’ SENZA FRENI: delega al governo per innalzare i limiti di velocità, meno controlli
ATTACCO A ZTL E AREE PEDONALI: i comuni avranno più difficoltà ad istituirle, e chi vi si oppone potrà fare ricorso più facilmente
MENO CONTROLLI: più limitazioni all’uso degli autovelox soprattutto nelle aree urbane, e ai controlli con telecamere e senza contestazione immediata per sanzionare le infrazioni
ATTACCO ALLE BICI: blocco della possibilità di realizzare corsie ciclabili, doppi sensi ciclabili, case avanzate, strade ciclabili
DISTRAZIONE: inasprite le sanzioni per chi guida al cellulare, ma senza potenziare i controlli; sospensione breve della patente solo per chi ha già meno di 20 punti (meno del 3%)
La cultura motonormativa privilegia la mobilità motorizzata privata come modello conforme alla norma.
Ne siamo immersi, eppure non se ne parla ancora in Italia.
Si esprime con stereotipi, prevaricazione, delegittimazione in molti ambiti delle persone che usano mezzi di trasporto non conformi, con diseguaglianze economiche e sociali.
Per un attivismo consapevole, vogliamo iniziarne un percorso di decostruzione collettiva, capire i meccanismi che la sostengono perché va superata, come vanno superati razzismo, eteronormatività, patriarcato, abilismo.
Vogliamo identificare e decostruire gli schemi che marginalizzano le mobilità non conformi, focalizzare possibili aree di azione per l’attivismo e aprire a una fase successiva di ricostruzione, per una mobilità equa.
Un primo esperimento in Italia per ragionare su strategie mirate di cambiamento sociale con approccio intersezionale.
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